Wednesday, March 15, 2006

the art of bending teaspoons

(ovvero: non trovo il telecomando)

ho la febbra. e quale miglior modo di passare il tempo tra una smoccolata e l’altra se non inebetirsi davanti alla madre di tutti noi italiani? che, l’avrete capito, non è la signora Rosa Berlusconi.
convenendo con la mia collega di letto Maura (nel senso che ognuno sta nel proprio letto a casa sua, non siate malevoli) che le televendite non sono più quelle di una volta da quando wanna marchi e il maèstro (pronunciare con la “e” aperta) do naisimiento sono diventati il nemico pubblico numero uno e lo sdoganamento del baffo lo ha momentaneamente sottratto all’imbonimento via etere, non ci resta che la comicità involontaria di mastrota. senza contare il pensionamento di Chef Tony (quello dei coltelli miracle blade e dell’ancor più prodigioso buco-dove-vanno-tutti-i-rifiuti) ormai entrato a pieno diritto nella hall of fame dei finti cuochi, insieme al finto maggiordomo di bruno vespa e a marrabbio di kiss me licia
tra kleenex appallottolati e onomatopee, io e la vecchia mau, novelli harry&sally del ventunesimo secolo, abbiamo passato in rassegna il palinsesto televisivo per vedere cosa offre il pomeriggio catodico e le sorprese non sono mancate...

ore 14.30 i simpsons: homer viene arrestato per aver calciato una lattina (inquadrature inutili della medesima stile c.s.i. con soggettiva di winchester dall’interno della lattina) e rinchiuso in carcere dove si mette a fare lo spione. voto: 6 e mezzo

ore 15 stars hollow (aka una mamma per amica). siccome ufficialmente non lo guardo non vedo come potrei dirvi che è stata una di quelle puntate con i flashback di quando lorelai aveva sedici anni ed era incinta di rory (quindi un flashback dignitosissimo ottenuto con scene inedite e non riciclando puntate vecchie, sia ben chiaro!)

alle 16 mi si è aperto un mondo sconosciuto. quello dei documentari fuffa.
atlantis, su la7, condotto da una gnocca niente male, è uno di quei programmi che mescolano sapientemente storia fantapolitica fantascienza fantaranciatamara e stupidaggini del tipo tuthankamon era in realtà la reincarnazione retroattiva di napoleone che fu rapito da un ufo a sant’elena per conto del kgb in quanto figlio illegittimo di bigfoot e silvio b. (è la seconda volta che lo nomino ma GIURO che non parlerò di quello che credete), spacciandole per vere salvo poi smentire tutto alla fine. più o meno.
la puntata di oggi era su Uri Geller.
ora, forse non tutti i miei quattro lettori sanno che Uri Geller era (è) un mentalista israeliano, cioè uno che faceva esperimenti mentali tipo telecinesi, telepatia ecc ecc con grandissimo successo negli anni 70. ma l’invidia è una bestia feroce e se fosse febbre tutto il mondo ce l’avrebbe e il mondo ha deciso di idolatrarlo prima e distruggerne la credibilità poi. perché, certo, uri è un imbroglione. ma non è questo il punto. il punto è che oggi è più rispettabile credere che un ebreo morto duemila anni fa moltiplicasse i pani e i pesci col pensiero che dar credito a un ebreo vivo che piega cucchiaini in tv.
quello che mi ha colpito è la parabola straordinaria della vita di questo fantastico cialtrone che inseguiva il successo in tutti i continenti quando questo lo abbandonava di colpo... gli scienziati di stanford e della cia messi allegramente nel sacco, lo sbugiardamento in diretta da parte di un collega meno abile che diventò improvvisamente un’autorità mangiando sulla sua disgrazia. e poi i viaggi, la depressione, la bulimia, il tentativo di riciclarsi come rabdomante pagato miliardi per dire dove NON c’era il petrolio, le imprese indimostrabili millantate per rifarsi un nome (fermare l’orologio del big ben, i messaggi alieni, la scoperta della pietra filosofale fino ai corsi di autostima e ai gioielli e gli orsetti della fortuna uri venduti in tv.) e ora, naturalmente, un’autobiografia che svela alcuni “misteri”...
la seconda puntata di atlantis era, appunto, sulla pietra filosofale ma tranquilli, non l’ho vista. ero impegnato a sottomettere una forchetta al mio sguardo.

ho visto un po’ dello scontro del secolo e poi ho girato su raitre: filumena marturano.
poi sono andato a scrivere questo post e che non si dica che non ho un cazzo da fare.

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