Wednesday, March 01, 2006

coriandoli

prendete una di quelle strade che per chilometri e chilometri non si incrocia nessuno, così dritte da poter guidare con gli occhi chiusi e le mani dietro la testa. oppure guardando di lato, fuori dal finestrino. accorgersi che l'asfalto è un nastrino insignificante in mezzo a una desolazione infinita. campi congelati e cielo immobile, la linea dell’orizzonte a separare il niente da altro niente. qualche papavero. poi, quando avete finito di guardarvi intorno, la strada vi porta dritta dritta in una città né troppo grande né troppo piccola. c’è un ufficio postale, un distributore di benzina, un ipermercato. palazzine squallide e cortili sudici. ritagli di una sporcizia urbana quasi commovente. sentite una musica arrivare da un appartamento. entrate. tre ragazzi a cui non dareste un centesimo stanno suonando qualcosa che probabilmente avete già sentito da qualche parte, da cento altre parti, in appartamenti di case costruite in periferie ugualmente sordide alla fine di una statale che percorre altre identiche solitudini. solo che ora non ricordate bene dove né quando.
il mio disco del mese è asleep or awake walk dei dust dive, e ve ne ho appena parlato.

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