Monday, April 10, 2006

think globally, sing locally

(manuel agnelli è sempre un signore)

doveva essere un post sul concerto degli afterhours, una specie di telecronaca in differita dell’attesa rissa fisica/verbale tra manuel agnelli e i fan napoletani, quelli delusi dalla defezione del neapolis, quelli che le canzoni in inglese gli fanno schifo e vogliono leccare l’adrenalina. loro lì, un nutrito gruppetto pronto a contestare l’emancipazione linguistica del rock meidinitali (i-ta-lia-no, i-ta-lia-no) e manuel sul palco, stronzo e arrogante come tutti ce lo dipingono da anni, primadonna che sui giovani d’oggi...beh, lo sapete.
e invece manuel arriva, canta la prima canzone e dice: “grazie a tutti di essere qui. grazie per averci atteso così a lungo”. e d’ora in poi si andrà come sul velluto, il concerto sembra una dichiarazione d’amore, il sorriso che non ti aspetti dalla ragazza più carina e altezzosa della comitiva. un po’ aiuta anche la scelta diplomatica di non cantare tutte le ballads in inglisc. così la serata diventa qualcosa di speciale per tutti i presenti al palapartenope.
lontani dal pogo più agguerrito (manuel: non spingete sulle transenne. non è una richiesta: non spingete sulle transenne) e a debita distanza dal “mini-me” che si dimena come un ossesso restiamo fino alla fine della festa, piccole iene in disparte, lasciamo la voce e un po’ di cuore prima di andarcene.
(poi manuel torna sul palco, l’ennesimo jack e coca in mano. stasera ha fatto il bravo ragazzo. un altro po’ e raccoglievamo firme per la causa di beatificazione. sogghigna...)

1 Comments:

Blogger maura said...

eh sì, è andata proprio così..manuel, gli afterhours tutti, erano emozionati..oltre che emozionanti..e quando hanno proposto i pezzi in inglese sembrava che ti chiedessero: "oh..ma ti è piaciuto? e dai..dimmelo!"..teneri!
SECONDO ME, CARO MANUEL ET SOCI, SIETE STATI DAVVERO BRAVI..sì sì

9:23 PM  

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