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Ieri ho percorso un passo fondamentale verso la liberazione dalla dipendenza da zucchero. Sono stato a casa solo praticamente tutto il giorno. Sul mobile della cucina qualcuno aveva lasciato un vassoio con dentro un paio delle porcate di cui mi nutro di solito in situazioni del genere. Ebbene, dopo aver fatto finta di niente per quasi tutto il pomeriggio, mi ci sono trovato di fronte. Eravamo in cucina, solo io e loro. Un fragile essere umano e due dei più succulenti dolci della pasticceria napoletana. Ci siamo guardati negli occhi per dieci minuti buoni, nessuno osava rompere il silenzio della cucina. Ad un tratto ho avuto l'impressione che fossero loro a fare il primo passo verso di me. M'è sembrato di cogliere come uno scatto da parte di quello a destra ma non mi sono fato prendere dal panico. Sono restato immobile per altri due minuti, poi ho cominciato ad allontanarmene lentamente. Senza mai dargli le spalle sono arrivato fino alla porta d'ingresso di casa mia e infine sono uscito. Quando sono ritornato era notta fonda e i due non erano più sul loro vassoio. Spariti. Per sempre. Credo mio padre. Vedo finalmente la luce alla fine del tunnel...