Cagare sulla Croce Rossa
Tempo fa leggevo su Repubblica un estratto dall'autobiografia di quel patetico coglione astro nascente della musica mondiale Giovanni Allevi in cui il patetico coglione geniale compositore e pianista si lamentava del trattamento ricevuto quando suonava nel Collettivo Soleluna di Jovanotti. Paragonandosi a un misto tra Chick Corea e Rachmaninov, il patetico coglione futuro quarantenne enfant prodige denunciava i gravi atti di nonnismo perpetrati per invidia nei suoi confronti da parte di Saturnino & C., i quali, subdorando l'incapacità il genio del soggetto in questione lo coglionarono ostracizzarono a tal punto da allontanarlo dalla band. Questo, insieme ad altri episodi tipici di un brutto film anni Novanta è alla base del percorso di maturazione e rivalsa che ha portato Giovanni Allevi a diventare il più grande pacco sommo esponente della musica classica contemporanea.
In procinto di lanciare una petizione contro i cattivoni che non comprendono l'indiscussa paraculaggine grandezza del Nostro, ho fatto una sconcertante scoperta.
I detrattori del Paolo Meneguzzi Picasso degli 88 tasti sono agguerriti e si annidano nei meandri dell'infernale rete estesa mondiale meglio nota come "l'internetz".
Tra questi, vi segnalo i pezzi reazionari e retrogradi di Betty Moore (negli episodi 1, 2 e 3 della Trilogia Alleviana) e quello del parruccone fighetto e onomatopeico Uto Ughi.
Mi sto ancora scompisciando. Grazie, Maestro.