Thursday, March 29, 2007

ma sì ma sì lo so
quale era il modo esatto per riavere tutto

ma sì ma sì lo so
che avrei dovuto prenderti e sfidare il mondo
è solo che
mi persi

d. silvestri
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Saturday, March 24, 2007

nit

Notte, notte, sono nel tuo cuore. Se respiro piano piano posso sentirne il battito... potrei ucciderti in questo istante ma non lo faro', pero' tu rispondimi, si puo' andare cosi' a fondo in qualcosa fino a sentire dolore, fino a farle male, senza mai averla nemmeno sfiorata (come cadere nelle profondità di un pozzo senza toccarne le pareti) ? Domanda di riserva: le tue mani davanti ai miei occhi mi proteggono o mi derubano?

Thursday, March 22, 2007

ilmessanger


Le parole tremano, le dita tremano, il cuore trema e la bocca trema. Ma loro sono innocenti; nemmeno Wikipedia li cita tra i migliori conduttori, perche' e' di vera e propria corrente elettrica che stiamo parlando. (Un conduttore è un elemento fisico in grado di far scorrere al suo interno la corrente elettrica con facilità. I metalli in genere sono buoni conduttori. Sono caratterizzati dalla presenza di elettroni liberi nell'orbita di valenza degli atomi del reticolo cristallino. Tra i conduttori si segnalano l'oro, il rame, l'alluminio, l'argento, il ferro) Ecco, visto? Non ci sono. A meno che non si possegga un cuore di metallo, e' chiaro. Quindi e' palese che l'errore sta nel pensare che quattro non conduttori attorcigliati l'uno all'altro, possano far scorrere qualcosa. Se poi a questo equivoco si aggiungono altri fattori stupidamente non considerati, come la distanza, la paura e il preoccupante abituarsi a una vita da soli, nonche' una abbondante dose di idiozia di cui non so evidentemente fare a meno, beh... tutto e' definitivamente accertato, cioe': IL MESSANGER e' uno strumento di comunicazione solo e unicamente se non si posseggono malattie mentali tali da farlo diventare uno strumento di tortura, ergo.... non fa assolutamente per me. Mi dispiace...

Sunday, March 18, 2007

addio

Thursday, March 15, 2007

chissà chissà

chissà se servono sulla terra le persone che decostruiscono, che disfano, che crollano e fanno crollare e che distruggono; che di rado costruiscono.

secondo me si, si che servono. l'importante è metterci fantasia, riutillizzare i materiali, non scordare i pezzettini infinitesimali e le polveri del crollo. urtare case e torri, grattacieli e gru, farli oscillare. buttarne giù qualcuno. più d'uno.

persone con problemi, è evidente. il primo e principale: che da sole, queste persone, non ci possono stare, da sole hanno un significato così piccolo.

persone come l'ing. Cane, per esempio.

ora mi vado a mangiare un gelato da gay odin, gusti: castagna e latte-zucchero-cannella. su napoli splende il sole, e io ho deciso di collezionare felpe rosa.

Friday, March 09, 2007

...per la nostra e la vostra igiene...

Fermiamo l'emorragia di post di maura, perfavore, non mi lascisate solo in questa impresa. Mi sento un tampax...

Thursday, March 08, 2007

max gazzè

con la coda dell'occhio
ho visto male ho visto doppio

non fate caso al mio linguaggio
forse era solo solo un miraggio

sono confuso è stato un momento
era un'immagine in movimento
come una luce come un abbaglio
o forse era solo uno sbaglio

proteggimi dai mali e dalle seccature

anima mia proteggiti dai mali e dalle seccature
anima mia proteggiti da chi ti ignora e da chi ti cerca
anima mia
stai sempre salda a modo tuo
anima mia non te ne andare



anima mia proteggiti dai mali

( e dalle iatture )

Wednesday, March 07, 2007

quante cose sono successe da quando ho cominciato a non essere più capace di scrivere su questo blog

ho visto un brutto concerto di carmen consoli: è stato un po' palloso...che peccato! e poi il duetto con marina rei, "mi dipingo la faccia di rosso vergogna"..eh sì

sto guardando stranamore con le mie coinqui: si parla di una tale fara

ho trovato un pessimo lavoro molto part time e molto mal retribuito

sono andata a trecchina

insegno...un po' di italiano, ma i poveri malcapitati non sempre mi capiscono..boh

ah sì ho passato l'esame di diritto privato: mi sento davvero un genio, sì sì sì

sono andata a poggioreale e ho comprato una nutrita serie di mollettine per capelli very chic: viola e gialle con gli strass a forma di cuoricini che tutti insieme compongono una mela, rosa con l'annaffiatoio, marrone con i fiori e le conchiglie, di raso rosso, di raso verde...

Sunday, March 04, 2007

solo pochi giorni eh?




















il mal di infuso non va via...
brontola come una mail frettolosa che finisce con un coro da stadio...
qualcuno è tornato e ha dimenticato di spegnere la luce...
io intanto mi alzerò di nuovo alle 6...
vado avanti a forza di tè, pillole e sonno, tanto sonno...
quanti giorni restano per capire quanto zucchero rimane sul fondo della tazza color sempre verde?
ecco, lo sapevo: ...
...che hai ora?
(scusate... ride... non riesco a farla smettere)

nell'attesa: sorseggio, ammicco e già mi annoio....

fuori righe:
testuali parole:AH, felice di non essere zia....

notte a tutti...

Friday, March 02, 2007

Strapost...

Il tempo non serve; gli anni in cui ci si dicono bugie, verità. i giorni interi trascorsi interamente a provare a dire una sola parola senza riuscirci; quelli in cui alla fine ci si è riusciti; non servono. I primi tempi, quelli in cui hai paura di scoprirti troppo e poi gli ultimi, quelli in cui hai paura di coprirti troppo, nemmeno quelli servono. Le vite insieme a cui alla fine non sai dare una spiegazione, le separazioni inevitabili, i ricordi in comune; la stessa scuola, le stesse lacrime, gli stessi sorrisi. Niente di tutto ciò serve davvero a fare di due persone qualcosa di più di due persone e basta. E il fatto che niente di tutto questo serva davvero è una consolazione troppo grande e troppo a portata di mano per non usarla.
Le uniche due spiegazioni razionali al fatto che le cose che erano lontane si stanno avvicinando e quelle che mi stavano accanto si stanno allontanando sono entrambe poco rassicuranti invece. Cioè, o sto scappando da chi mi sta accanto (che non è mai una cosa così buona) per buttarmi tra le braccia di chi non può ancora toccarmi, o tutto il resto, quello che mi sta lontano e quello che mi stava vicino, si muovono nella stessa direzione e con lo stesso fottutissimo moto rettilineo uniforme, di cui non ricordo più la formula matematica, io resto fermo ad aspettare chissà che.
Va da sè che il poco rassicurante e la consolazione vadano messi l'uno accanto all'altro quantomeno per vedere con che occhi si guardano. Secondo me le sorprese che questa vita ti propone potrebbero anche non finire mai e io sono grato di tutto ciò a chi di dovere, ma se in questo gioco lamentarsi non ti fa finire direttamente in galera, dove devi stare fermo trent'anni senza passare mai più dal via e sottolineo solo in questo caso, beh, allora vorrei giusto far notare che quando un profumo meraviglioso te lo vengono ad infilare proprio dappertutto e sembra proprio sempre lo stesso, magari alla fine arrivi a non sentirlo nemmeno più. Pero' d'altro canto se poi uno te lo leva proprio, semplicemente perchè, per quanto ti ostini a negarlo, sei uno a cui piace maledettamente lamentarsi, allora sì che ti accorgi della differenza tra il profumo e la puzza. E allora va bene, va bene così, non ho detto niente. Quelle parole valgono più di mille baci e forse meno di una carezza., ma non c'è da dimenticarsi che io sono uno a cui certe cose belle fanno venire voglia di abbandonarle, di distruggerle. Sono sicuro che non sarà questo il caso. Tutto questo per dire che a Barcelona ho conosciuto una persona a cui posso senza paura di dovermene pentire regalare l'appellativo di amica cioè sì, senz'altro una di quelle persone che quando sono triste posso chiamare, ma di quelle persone lì ce ne sono tante, forse troppe. Questa qui invece si pone nell'elenco molto più breve e prestigioso di quelle che posso chiamare quando sono felice e che mi potrebbe chiamare per lo stesso motivo. E sono felice per questo. Ora, se non avevate ancora capito quanto vicino sia finito alla pazzia, beh, accontentatevi di questo post, che parla di tutti voi e di me e senz'altro anhe del fatto che sto morendo di sonno e che il giovedì è oramai ufficialmente il mio giorno preferito della settimana e che fà anche qualche accenno alle melanzane che ho preparato stasera per me, Susanna e Ciccio, alla telefonata che ho fatto a Martina quando sono uscito da lavoro e alla macchina nuova di Daniela. Buonanotte...