Sunday, January 29, 2006

art-attacks


e non dico nien'altro

quanto si resiste senza respirare?


non c'è un senso, eppure se si potesse cercare... infondo dov'è che sono?
chi ha deciso per me?
accorgersi di scrvere solo banalità...è da troppo che non mi fermo.
i pensieri sono scappati.

Wednesday, January 25, 2006

CANZONE DEL MESE? e il disco?















chiara ha detto:
DEATH CAB FOR CUTIE
CANZONE
"a lack of color"
DISCO
transatlanticism

i'm reaching for the phone to call at 7:03 and on your machine,
i slur a plea for you to came home,
but i know it's too late, and i should have given you a reason to stay,
given you a reason to stay.

this is fact no fiction for the first time in years.

satelliti # 2














FORSE PERCHè HO VISTO TROPPI TELEFILM
E POI PRETENDO
CHE LA MIA VITA SIA COSì
SUCCEDE ANCHE A TEEEEEEH...
satelliti
(maura non sapevo come dirtelo)

lo so. lo so che questo potrebbe sembrare un uso privato del blog collettivo, lo so. e anche che certe cose vanno dette di persona, possibilmente guardandosi negli occhi, cercando di intonare le parole nel modo migliore. di improvvisare, certo, affidandosi all’istinto al cuore a quello che è, ma anche con la dovuta cautela, sempre attenti a capire da un’espressione del volto, da un battito di palpebre più lungo del necessario quando è il momento di fermarsi. lo so. ma oggi, maura, mentre ti guardavo mangiare beata tacos coi fagioli, ho capito che non ce l’avrei mai fatta. così eccomi, dopo averti confessato l’inconfessabile in una strana notte bianca e senza cibo, dopo aver trovato in te una sponda capace di non farmi vergognare del mio outing più difficile...dopo tutto questo ho una gran paura di ferirti.
ma sei forte, molto più di me, e capirai.
MAU, IO UNA MAMMA PER AMICA NON LO GUARDERÒ PIÙ (nemmeno le repliche).
non guarderò più lorelei (non) superare i disastri della sua vita sentimentale
non riderò alle sue battute che nessuno capisce
non mi commuoverò più alla cerimonia del diploma di rory
non sarò lì quando dovrà fare delle scelte fondamentali: il college, gli amici, gli amori.
non ci sarò. perché?
chiedilo a quel giapponese di m***a!
quello con la maglia a righe verdi e blu (giapponese e indie, per giunta) che entra PER BEN DUE VOLTE nel locale di luke, proprio alle spalle di lorelei, mentre lei cerca di convincerlo a vestirsi elegante per uscire con la sua ex.
mi sembra di vederti, mentre provi a ricordare quello che forse consideri una banale comparsa nell’economia dell’episodio.
“suvvia – mi dirai – si è trattato di un piccolo errore tecnico”. “e chi ti dice che il nippone non sia entrato dalla porta, uscito di corsa dalla finestra perché un vigile gli stava facendo la multa, spostato l'auto e rientrato dalla stessa porta, il tutto mentre la sceneggiatura prevede una microinquadratura di luke che dice NO?” “o che abbia un gemello che veste uguale e frequenta gli stessi posti?”
“e in fondo – cercherai di convincermi – che vuoi che sia? solo una leggera svista in fase di montaggio!”
maura, ho ucciso per molto meno.
ma forse hai ragione tu. forse il problema è che vedo troppi telefilm (lo dicono anche chiara e mao), e mi aspetto che la vita sia impeccabile e brillante come una sit-com. ma non è così. io non voglio che la mia vita somigli a un telefilm. pretendo il contrario.
pretendo che non ci siano gli scrosci di risate a sottolineare l’imbarazzo della gente. che non ci sia una colonna sonora nelle sequenze di collegamento, ma al massimo un sosia sfigato di elvis costello dei derelitti che suona appoggiato a un lampione. che si affermino cose sacrosante e concrete tipo "i metallica sono meglio degli offspring". ecco perché mi interessavo alla vita fintamente complicata di due giovani donne dell’alta borghesia del new jersey. ecco perché guardavo una serie con un titolo da checche (girando repentinamente su “walker texas ranger” se qualcuno entrava nella stanza). ecco. te l’ho detto. scusami ma era l’unico modo.
a tutti voi del blog: scusate lo sfogo.
canzone del mese (scorso): nothing really ends dei dEUS.

Tuesday, January 24, 2006

broken ice...

...e finalmente un post nuovo. Lo so, è uno di quelli così, per rompere il ghiaccio ma è bello lo stesso. Era davvero troppo che quella schifosissima bacheca appariva prima in classifica...stasera Mauri è andata a casa a studiare dicendo che non avevamo proprio parlato di Broken flower, il film che abbiamo visto oggi... secondo me è stato bellissimo... lo so che dire è stato bellissimo non è parlarne ma non mi va di scriverlo, in fondo anche questo era un post per rompere il ghiaccio...

freddofreddo


non nevica
si ghiaccia












attenzione

Thursday, January 12, 2006

Bacheca

Annuncio 1 (per malati in via di guarigione): guarite!!!
Annuncio 2 (per soggetti apparentemente sani): se dovete ammalarvi fatelo dopo mercoledi**!
Annuncio 3 (per tutti): siete invitati a sottoscrivere un atto di partecipazione alla serata di mercoledì** sera organizzata a Napoli, presso il Teatro Nuovo, da Licia Maglietta in persona. La signora Maglietta è lettrice assidua di questo blog. Sono state appunto le vicissitudini dei protagonisti di questo spazio a ispirarle i tratti più drammatici e commoventi del monologo che terrà per noi e pochi selezionatissimi altri nello spazio dei Quartieri Spagnoli. In particolare la signora Maglietta ci tiene a precisare che ormai in Maura, Rino, Fara, Chiara e Stefano vede i figli che non ha mai avuto....

** o giovedì. Esprimete la vostra preferenza

Saturday, January 07, 2006

TONO METALLICO STANDARD

In centro ha aperto un negozio di roba cinematografica, riviste, colonne sonore
Per una piccola città è un evento
Si tratta di uno spazio pieno di cose evocative
Noto una drammatica lacuna
Il titolare è un giovanotto rigidamente alternativo, supponente e antipatico
Se la tira da paura insomma
E nonostante gli abbia già sganciato duecento euro tra dischi, libri e film
Non mi si fila per niente
Il negozio è suo
Ma sembra un commesso della Standa la vigilia di natale
E sul suo viso campeggia una scritta enorme:
" perchè lo faccio, non vedi che io non ci voglio stare qui?"
Sento una bella canzone e gli chiedo chi è che canta
Con la solita faccia mi risponde col suo tono metallico standard e dice rassegnato:
"è Mark Lanegan"
Poi un lampo di vita
Si ridesta dai suoi pensieri troppo ampi e scollegati e mi comunica deciso:
"non credo tu lo conosca, era il cantante degli Screaming Trees"
Ora capisco
Il mio aspetto ordinario gli trasmette ascolti deprorevoli

Ma io lo so chi è Mark Lanegan
Arrogante bottegaio indegno della roba che vendi qui dentro
Alternativo dei miei coglioni che quando io ascoltavo i Dead Kennedys tu nemmeno ti facevi le pippe

Me ne vado
Me ne vado e lo odio

Ieri sera passa un video alla televisione e guardo distratto il cantante
E' quel lurido Clerk
Ecco perchè quell'aria da stronzetto non mi era nuova
E tutto torna alla fine
Lo scemo è il cantante dei BBEEEEEEPP
Ho mal di stomaco
La bile travasa e me ne vado a dormire
Brutta bestia
L'invidia


???
???
???

Friday, January 06, 2006

Where I End and You Begin. ( the sky is falling in.)














There's a gap in between
There's a gap where we meet
Where I end & you begin
And I' m sorry for us
The dinosaurus roam the earth
The sky turns green
Where I end & you begin
I am up in the clouds
I am up in the clouds
And I can't
& I can't come down
I can watch but
Not take part
Where I end & where you start
Where you you left me alone
You left me alone.
X will the mark the place
Like parting the waves
Like a house falling into the sea

I willl eat you all alive

And there'll be no more lies


Thursday, January 05, 2006

"giorni senza fretta"
















è già il 5 gennaio...
io sono in piedi ormai da troppe ore...
i giorni di vacanza sono finiti...
non rirsco ancora ad avvertire quel vuoto che ci sarà...
ho ancora bisogno di questa tranquillità conquistata a fatica...
è come se mi fossi svegliata dopo un brutto sogno...

intanto mi sono svegliata...

"la promesse facili
partono sempre il lunedì
e dopo poco sfuggono"

siamo già a giovedì...
buon risveglio

Wednesday, January 04, 2006

5 Gennaio 2005...

Domani, 5 gennaio grandiosa serata Disney a casa di qualcuno di noi. Saranno proiettati i film:
1) La spada nella roccia. USA 1963. col 75m Wolfgang Reitman ( e Walt Disney) La giovinezza di re Artù che con l'aiuto del mago Merlino estrae la celebre spada e scopre la propria vocazione.
2) Peter Pan. USA 1953 col 77 min Hamilton Luske, Klide Gironimi, Wilfred Jackson ( e Walt Disney). Cercando la pripria ombra, Peter Pan, il bambino che non vuole crescere conosce i figli della famigli Darling e li accompagna nell'isola che non c'è dove verranno coinvolti nella lotta contro Capitan Uncino e la sua ciurma di corsari.
o
3) Robin Hood. USA 1973 col 83 min Wolfgang Reitman Raccontata da un gallo cantastorie, la storia della volpe Robin Hood che con l'aiuto dell'orso Little John, aiuta i poveri a resistere all'esose richieste dell'usurpatore, il leone Giovanni. Tornato sul trono Re Riccardo cuor di leone, Robin otterrà la mano della volpacchiotta Marian.
Il primo è sicuro. Non mi ricordo l'altro, anche se Maura me l'ha comunicato non più di dieci minuti fa al telefono...
Accorrete tutti molto numerosi...

Sunday, January 01, 2006

il mio 2006


puzza ancora di bruciato
inizia con i ricordi

ore 16:50 ...01/01/2006

nessuno mai è stato pronto a fare il tiro a segno,
scattare più foto pissibili,
lasciare tante briciole di pane in fila se il passato non esiste,
resta solo il mio sottile sorriso di un bambino e so,
c'è qualcuno pronto a giurati che tutto può succedere,
ma so che sono confessioni da tenere rosse in volto.
Se ti dicessero che il tuo futuro sarà meglio di quello
che immagini, non credermi,
non credergli, recita la tua parte,
non vorrei rovinati la sorpresa.
Io vorrei spegnere candele al posto tuo,
io vorrei battere il mio cuore al posto tuo,
io vorrei aprire regali al posto tuo,
io vorrei sbattere il mio cuore contro il tuo.

in maniera lapidaria

è in maniera lapidaria che vi porgo i miei più sentiti auguri, e con maggiore enfasi, e inclinazione verso il melodramma, a me medesima auguro di imparare una buona volta ad essere forte.
il 2005 ha messo ha dura prova la mia pazienza e la mia sanità mentale, in modo abbastanza brutale, in un modo che non mi sarei mai aspettata. tanti occhi fuori di me hanno creduto che fossi forte; hanno pensato che sono stata forte, e che per questo non ho pianto tanto; sarei stata forte, e per questo sarei riuscita comunque a laurearmi; sarei stata forte, e per questo sarei riuscita comunque a sorridere un po';forte e per questo non mi sarei lamentata più di quanto non facessi quando non ne avevo motivo.
in realtà forte non sono stata.
all'inizio non ho capito: quello che stava accadendo mi sembrava troppo grande per potermi accadere davvero, quello che stava accadendo era fuori da ogni logica, era semplicemente ingiusto, e per questo non stava semplicemente accadendo. la malattia: e chi se l'aspettava? e perchè, poi, proprio a casa mia? già eravamo tutti abbastanza provati, a casa mia.
poi, la malattia ti impegna, e tanto: non l'ho avuto neanche il tempo di essere forte, perchè c'erano mille cose di cui occuparsi, e mille persone da tranquillizzare(e come, poi?), mille persone che non dovevano sapere, mille...mille...
poi c'era la mia vita personale...che dal lato sentimentale andava in frantumi, e va bene, capita, anche se non ci si comporta così; che dal lato "professionale" (studentesco non mi sembrava un aggettivo corretto) mi imponeva ritmi piuttosto serrati.
ecco. io non sono mai stata forte. prima lo shock, e poi le cose, cose da fare, quelle che se non ne hai te le inventi: ed eccomi qui, viva e vegeta, senza mai cacciare un briciolo di forza.
ora. sii forte, cara maura. non comporre numeri del telefono sbagliati, e sii forte. aggiungerei...impara a campa'.