Thursday, May 28, 2009

questo pazzo pazzo mondo del lavoro

Stavo proprio per scrivere una di quelle robe sul lavoro, e i precari, e le difficoltà, e dudù e dadà, ma chissenefrega. Ben più importante: finalmente svelati i nomi dei super-ospiti della festa di S. Antonio della Chiesa del Cuore Immacolato di Maria. La crisi si è abbattuta anche sugli abitanti di Viale S. Francesco, per cui dalla celebre tre giorni di festa del 2007, culminata nel gran finale con Cecilia Gale, passando per la due giorni di tutto rispetto del 2008, chiusa da "Le fisarmoniche impazzite", il 2009 ci riserva una un-solo-giorno-ma-spettacolare-cacchio, a meno di sorprese e colpi di scena. E i nomi poi ve li dico.

Wednesday, May 27, 2009

cacchio, ho un sacco di sonno

Concludo così la trilogia del "cacchio.

Monday, May 25, 2009

...di cosa parliamo quando parliamo d'amore

Mi limito a postare la foto del soggetto in questione assomigliando troppo ogni eventuale tipo di commento a un grosso e ben centrato sparo sulla corce rossa...


NO, NON CE LA FACCIO: L'opera racconta la storia di Yaeko Mitamura (detta Yakko; nella versione italiana Luciana, detta Licia), una ragazzina che lavora al Mambo, l'okonomiyaki-ya (ristorantino tipico specializzato in okonomiyaki) gestito dal padre Shige-san (Marrabbio). Un giorno Yakko vede per caso Hashizō (Andrea), un bambino che frequenta l'asilo, scappato di casa col suo gatto Giuliano, e si prende cura di loro. Poco dopo, mentre cammina per strada, si scontra con Gō (Mirko) il fratello maggiore di Hashizō, nonché leader e cantante del gruppo dei Bee Hive, preoccupato per la scomparsa del fratellino. Dopo un primo momento d'attrito, tra i due nasce un'amicizia destinata a tramutarsi in un travolgente amore. Ma le cose non sono così semplici perché Yakko ha una mezza storia d'amore con il tastierista del gruppo di Gō, Satomi; tra i due sorgerà una grande rivalità che comprometterà il successo della band. Come se non bastasse, a complicare ulteriormente le cose arrivano Isuzu (Manuela) e Meiko (Marika): la prima amica di Yakko ed innamorata di Gō, la seconda, prepotente ed ambiziosa, innamorata di Satomi. Ed anche il carattere all'antica del padre della ragazza (che non vede di buon occhio i due "capelloni") non l'aiuta in questa difficile scelta: Gō o Satomi? Con il passare del tempo le cose si sistemano e Yakko può finalmente comprendere quello che davvero prova nei confronti di Gō, grazie anche all'intervento del piccolo Hashizō che vede nella giovane la figura materna che non ha mai avuto. Satomi cede alla corte di Meiko e Isuzu si accorge di un altro componente del gruppo, con il quale si fidanza e sposa. Sul finale della serie i Bee Hive, cavalcando ormai l'onda del successo, partono per una tourneé negli Stati Uniti, non prima, però, che Shige-san (appianate le divergenze con il genero) abbia obbligato i due innamorati ad annunciare ufficialmente il loro fidanzamento.




Sunday, May 24, 2009

cacchio, sono perdutamente innamorata di paolo nutini

Temo che non condividerete questo folle folle amore, ma insomma così è. Per il resto, che bello avere così tanto asfalto nuovo intorno! Nero e puzzolente, si appiccica facilmente sotto le scarpe, garantendo alla suola una vita media più lunga. Fa piacere sentire vicini, in questi momenti di crisi, quanti si accollano il fardello della cura della "cosa pubblica".

Friday, May 15, 2009

cacchio, ho cento milioni di problemi, e non è vero che se provo a cercare il minimo comune denominatore si riducono a uno

Il problema numero uno si chiama languore, e non c'entra niente il guano di gru e nemmeno la benedetta primavera, ma c'entra come al solito l'indecisione, fiumi che si tuffano nel mare e correnti fredde e calde e brividi sulla schiena, e non sai mai se cercare quel fragore che si irradia nel tuo corpo, come quando esci dalla vasca bollente e hai i brividi e non vorresti mai uscire ma poi lo fai ed è grandioso - ma sono cose che non si provano più ad una certa età, bisogna essere piccoli, e meravigliosi, e avere capelli neri e corti e pelle bianca di porcellana e guance rosse come una mela, e forse allora si può capire; oppure cercare il tepore, che alle volte s'accende, eh, ed è fantastico e morbido, e sapido: c'è dentro la scuola, la mamma, la storia, l'universo dei sessi inconciliabili che si incrociano e si saldano, in alcuni punti, per sempre, anche se nessuno lo sa; oppure cercare fuori, ignoto, pieno e vuoto, c'è un freddo glaciale di ricompense che c'aspetta.
E il problema numero due si chiama economia: dove sta il punto in cui il guado è concesso, e se mi spingo oltre che c'è? che c'è? cosa mi si può rimproverare, se non che ho perso il braccio per cercare qualcos'altro? il fatto che altro non c'è; questo certo rimane un punto aperto di riflessione e chi osa avazare teorie e risposte non può. in realtà, non può.
Chiedere scusa è il problema numero tre: apre finestre su mondi così vasti e così gelidi anche questi, e poi le ricompense, qui, io non lo so se ci aspettano. non empre si puù chiedere scusa, a volte tra me e queste scuse si mettono banali problemi tecnici di trasmissione, a volte sto per andare e chiedere scusa e poi mi sdoppio e l'altra me fa lo sgambetto e dunque mi trovo giù a terra a riflettere, ferma. e poi ho letto libri e teorie e racconti e lettere del cuore e diari segreti, e quante volte queste scuse hanno fatto crollare: uno, due, tre, e poi tutte le altre carte del castello.
Il problema numero quattro si chiama buonsenso, ed è piccolo, stretto, buio; un'androne che puzza d'umido, una guardiola abbandonata, così che entriamo furtivi negli appartamenti di Allegria e Tristezza.
Altri problemi si chiamano rimpianto e senso di colpa, e sono così vicini, così vicini.

Thursday, May 14, 2009

PROBABILMENTE

ogni avrà pensato qualcosa di te
probabilmente
stasera sei più imbarazzata di me
probabilmente
se vuoi fare qualcosa
io non lo so
se hai un appuntamento
puoi discuterne un po'

eppure so stare lontano da te
probabilmente
chi ha detto che lui sia migliore di me
allora mente
e se tutto ad un tratto io me ne andrò
so che probabilmente poi mi annoierei un po'

probabilmente
probabilmente

e se improvvisamente io me ne andrò...

piuttosto che aspettare
avrei alcune cose da realizzare
perdonami

piuttosto che aspettare
avrei alcune cose da realizzare
perdonami

perdonami

Monday, May 11, 2009

summer it's gone

Summer... it's gone and I don't know
Where everyone went or where I'll go
Summer... it's gone and I dont know
Which way is the best way to go
In dreams I hear voices that say:"Look this way!"
But I can't see nothing
So I turn away to head down roads
Dead ends and holes
And crowds of fools
With common colds
And they live in cars
And their cars don't run
They fight with phones
And despise the sun
The sun of summer it's gone and I don't know
Where everyone went or where I'll go
(Where I'll go)
Summer... it's gone and now i'ts clear
That no one is showing up here
In dreams I hear voices that say"Look this way!"
But it's all too lovelySo I turn away to head down roads
Dead ends and holes
And crowds of fools
With common colds
And they live in cars
And their cars don't run
They fight with phones
And despise the sun
The sun of summer... it's gone
The sun of summer... it's gone
The sun of summer... it's gone
The sun of summer... it's gone...it's gone...it's gone
Summer... it's gone and I don't know
Where everyone went or where I'll go
Summer... it's gone and I dont know
Which way is the best way to go
In dreams I hear voices that say:"Look this way!"
But I can't see nothing
So I turn away to head down roads
Dead ends and holes
And crowds of fools
With common colds
And they live in cars
And their cars don't run
They fight with phones
And despise the sun
The sun of summer it's gone and I don't know
Where everyone went or where I'll go
(Where I'll go)
Summer... it's gone and now i'ts clear
That no one is showing up here
In dreams I hear voices that say"Look this way!"
But it's all too lovely
So I turn away to head down roads
Dead ends and holes
And crowds of fools
With common colds
And they live in cars
And their cars don't run
They fight with phones
And despise the sun
The sun of summer... it's gone
The sun of summer... it's gone
The sun of summer... it's gone
The sun of summer... it's gone...it's gone...it's gone

Jason Lytle ha pubblicato da poco un disco solo soletto, per mettersi al riparo dalla fama dei Grandaddy, dicono. Dicono anche che si tratti di un gran bel disco. Tutto fantastico nei Grandaddy, meravigliosi i vuoti; peccato per questi "they live in cars, their cars dont' run, they fight with phones, and despise the sun", peccato per questi "they".
Penso spesso agli operai dell'Italsider di Bagnoli che, dopo la notizia della dismissione imminente e le prime avvisaglie di cassa integrazione, misero da parte un gruzzoletto per potersi permettere un viaggio nella capitale dell'Europa. Partirono, era il 22 luglio. Il 23 erano in strada, erano tanti, erano forti, il vento spirava nella stessa direzione in cui avevano scelto di muoversi. Saracinesche chiuse: il 23 luglio, festa nazionale in Belgio.
E poi stamattina vedo che nella ex coppia storica De Sica - Boldi qualcosa s'è rotto, uno ha ricevuto un riconoscimento importante, l'altro no e vuole adire le vie legali. Cavolo.